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Mostra: GIÑO & JÖE, amiche di matita

Mostra GIÑO & JÖE, Amiche di matita

21 ottobre - 17.30

21/10/2022 - ore 17.30 - 20.30, 22/10/2022 - ore 11.00-13.00 e 17.30 - 20.30, 23/10/2022 - ore 11.00-13.00 e 17.30 - 20.30

Bottega del Consorzio Creativo, Via dello Zono 5 (angolo Piazza XX Settembre) - Modena

ingresso libero

Negli orari di apertura sarà attivo un laboratorio per i visitatori

Mostra di opere condivise di Nadia Malverti e Manuela Vaccari

INAUGURAZIONE SABATO 22 ORE 17.30

ORARI
Venerdì 21: 17:30 – 20:30
Sabato 22 e Domenica 23:
11:00 – 13:00 e 17:30 – 20:30

Durante la mostra, nello spazio del Consorzio Creativo, è attivo un laboratorio che propone ai
visitatori di sperimentare uno scambio di disegni, in analogia ai lavori presentati dalle artiste

Solo ora possiamo presentare le nostre opere al Consorzio Creativo: la mostra, inizialmente prevista per marzo 2020 è stata posticipata a causa della pandemia.
Nel nuovo contesto proponiamo anche opere più recenti, realizzate nella situazione di distanze forzate degli ultimi due anni, che hanno tratto ispirazione dall’esperienza comune: lavori individuali, che guardano ai disegni dell’altra come fonte di creatività.
Elemento comune tra le diverse immagini è la carta, come nelle lettere scritte a mano, nei quaderni; e la ricerca di forme di espressione non convenzionali, che raccontano a chi guarda attimi di vita, in semplici tratti poetici.
Durante la mostra, nello spazio del Consorzio Creativo, è attivo un laboratorio che propone ai visitatori di sperimentare uno scambio di disegni, in analogia ai lavori presentati dalle artiste.

Manuela e Nadia

Manuela Vaccari e Nadia Malverti, due donne di origine modenese, vivono rispettivamente a Lazise sul Garda e ad Amburgo.
Da ragazze abbiamo condiviso la scuola, le passioni culturali e politiche, una profonda amicizia: nei nostri diversi percorsi di vita, non abbiamo mai smesso di dipingere e disegnare. A partire dal desiderio di scambiare le nostre esperienze artistiche, nel 2018  è nata l’idea di un progetto per dare vita ad opere comuni nonostante la lontananza.
Nel corso di circa nove mesi, tra Amburgo e Lazise, abbiamo creato nove riquadri: compongono in forma di scacchiera un’opera pittorica unitaria e organica, che abbiamo chiamato Amiche di matita.
È stato un percorso emozionante: ogni volta, all’apertura del pacchetto postale, ci attendeva una sfida. Che cosa avremmo potuto aggiungere al nuovo riquadro? E dove lo avremmo collocato?
Abbiamo continuato il lavoro a distanza, con regole diverse di costruzione, costruendo una dozzina di altri riquadri in forma di coppie. Le due opere realizzate in comune costituiscono il fulcro e l’occasione della mostra.

Manuela Vaccari

Sono nata a Modena nei primi anni 60, la mia famiglia arrivava in città dalla campagna.
La Vignolese era periferia, strade sterrate, la scuola media Carducci appena costruita. In classe ero con Nadia, al liceo Tassoni eravamo compagne di banco e di comitato femminista, entrambe innamorate del professore di disegno e storia dell’arte, Renato Cavani.
Ho lasciato Modena a 25 anni, mia figlia ora è adulta, io sono nonna e abito in campagna vicino al lago di Garda.
Insegno, studio, scrivo e vorrei dedicarmi seriamente al disegno.
A Modena conservo amicizie profonde: con Nadia, che vive ad Amburgo, abbiamo inventato un gioco di scambio per sostenerci nel desiderio di ricerca.

Nadia Malverti

Sono nata a Modena nel 1962, e cresciuta a ridosso della stazione piccola.
I miei genitori, entrambi figli di contadini, appartenevano alla generazione che ha visto la guerra con gli occhi degli adolescenti, coltivando la volontà di cambiare il mondo.
Per loro era importante trasmettermi il potenziale di riscatto che hanno la scuola e la cultura. Io ero una brava bambina, adoravo studiare: imparare le cose della vita e i loro nomi mi dava sicurezza, mi piaceva spaziare, inventare storie sulla carta e disegnare.
Poi ho smesso di essere brava e ho voluto studiare il teatro, vivere sui palcoscenici invece che nella vita reale.
Sono capitata a Monaco di Baviera e da quel momento sono rimasta in Germania, a parlare la lingua che fin da piccola mi aveva catturato tra gli ombrelloni del mare. Ora vivo ad Amburgo, dove sono nati mia figlia e mio figlio. Il teatro fa da sedimento per le mie attività che si orientano verso i bambini: storie radiofoniche, laboratori di teatro e di scrittura creativa, letture nelle scuole.
Da qualche anno ho ricominciato a muovermi in un campo più visionario, più libero direi: ho ripreso a dipingere.
E ho ritrovato Manuela, amica e compagna di banco al liceo Tassoni. Eravamo allieve del professore di storia dell’arte e disegno tecnico Renato Cavani, condividevamo l’amore per il disegno: è rimasto un legame profondo, un’amicizia che perdura e si evolve.
E che oggi si concretizza nel progetto che presentiamo.


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